Reborn

Negli anni Novanta in America nasce il fenomeno del reborning, inizialmente come un hobby, diventa in seguito quasi una forma d’arte. Si trattava di modificare una bambola di scarso valore per trasformarla in modo da assomigliare ad un bambino vero. Si cancellavano i tratti significativi come ad esempio gli occhi o la bocca per poterla ridipingere e rifarla nuovamente in tutte le sue parti. Le bambole Reborn, furono inventate da una restauratrice di bambole di porcellana, che decise di restaurarne una dandole un nuovo aspetto e una nuova vita, quindi la chiamò reborn ossia, nata due volte

Dopo una esperienza terribile di malattia, se sopravvivi senza troppi problemi, per alcuni avviene una vera e propria rinascita, dal punto di vista fisico, ma soprattutto emotivo, affettivo, esistenziale, spirituale. L’amore viscerale per la vita, un amore caparbio, che si intensifica con le avversità, un amore fisico, emotivo, affettivo, esistenziale, spirituale è la chiave per uscire più vivi di prima dall’abisso di una malattia potenzialmente fatale. Si riparte da sé, prendendo la malattia come la chiusura della prima parte della vita, per iniziare un nuovo viaggio in cui assaporare ogni minuto e cercare di diventare una persona consapevole e felice. Questo è il senso di REBORN.